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Home » Argomenti » Cambiamento climatico » Uno sguardo all’energia del 2035

Articolo stampato dal sito https://carlocarraro.org
Uno sguardo all’energia del 2035

Tags: efficienza energetica, energia, gas, mitigazione, petrolio, Unione Europea, World Energy Outlook  |   Data: 4 Gennaio 2013  | Nessun commento

La domanda globale di energia crescerà di oltre un terzo entro il 2035 e il mix energetico mondiale rimarrà dominato dai combustibili fossili. La notizia arriva dalle proiezioni del rapporto annuale World Energy Outlook (WEO 2012), realizzato dall’International Energy Agency (IEA) e reso pubblico a novembre 2012.

Figura 1 Provenienza della domanda mondiale di energia, che crescerà di oltre un terzo entro il 2035. L’incremento è dovuto per il 60% a Cina, India e Medio Oriente

Figura 1: Provenienza della domanda mondiale di energia, che crescerà di oltre un terzo entro il 2035. L’incremento è dovuto per il 60% a Cina, India e Medio Oriente

E’ previsto che la domanda di carbone, che negli ultimi dieci anni ha soddisfatto quasi la metà dell’aumento della domanda mondiale di energia, cresca entro il 2035 del 21%, percentuale che dipende fortemente, oltre che dal prezzo del carbone in relazione al gas naturale, anche dalle politiche che auspicabilmente verranno messe in atto a favore delle fonti rinnovabili e dell’avanzamento tecnologico. Proverrà da Cina e India, che ne saranno nel 2050 i due principali utilizzatori, la maggior parte della domanda del combustibile che fu protagonista della Rivoluzione Industriale.

La domanda di petrolio continuerà la sua ascesa da 87,4 milioni di barili al giorno nel 2011 a 99.7 milioni di barili al giorno nel 2035. Intorno al 2020, gli Stati Uniti diventeranno il primo produttore di petrolio, superando l’Arabia Saudita, e saranno protagonisti nella ridefinizione degli equilibri geopolitici a livello mondiale: nel 2035 saranno quasi autosufficienti dal punto di vista energetico, oltre che esportatori netti di gas naturale.

Nei Paesi OCSE, insieme ad una leggera crescita della domanda di energia, si verificherà un netto spostamento della domanda verso il gas e le fonti rinnovabili. E’ previsto un aumento del 50% della domanda globale di gas naturale, per quasi la metà costituita da gas non convenzionali, in particolare dagli Stati Uniti, Australia e Cina. Si stima inoltre che le energie rinnovabili diventeranno la seconda fonte di produzione di energia elettrica entro il 2015 e che nel 2035 pareggeranno il carbone al primo posto, se si verificherà il presupposto che incentivi e sovvenzioni si moltiplichino da 88 miliardi di dollari impegnati nel 2011 fino a raggiungere 4.800 miliardi dollari nel 2035.

Sono state invece ridimensionate le ambizioni per il nucleare anche se, nonostante la revisione delle politiche di molti Paesi in seguito all’incidente di Fukushima (marzo 2011), la capacità di produzione continuerà la sua ascesa, guidata da Cina, Corea, India e Russia.

Il WEO 2012 evidenzia il ruolo chiave dell’efficienza energetica nei prossimi decenni. Alcuni dei maggiori consumatori di energia (Cina, USA, EU, Giappone) hanno già intrapreso importanti azioni a riguardo, ma il potenziale di efficienza energetica rimane ancora per gran parte da sfruttare. Semplicemente abbattendo le attuali barriere che ostacolano l’attuazione delle misure sostenibili a livello economico, la crescita della domanda globale di energia primaria al 2035 potrebbe dimezzarsi, e si potrebbero realizzare risparmi energetici pari a quasi un quinto della domanda energetica globale del 2010. La domanda di petrolio, che calerebbe di quasi 13 milioni di barili al giorno (quantità corrispondente all’attuale produzione combinata di Russia e Norvegia) raggiungendo il picco poco prima del 2020, indurrebbe un riorientamento graduale dell’economia globale.

Figura 2 Il potenziale dell'efficienza energetica per settore

Figura 2: Il potenziale dell’efficienza energetica per settore

Il potenziale offerto dall’efficienza energetica è dunque rilevante, ma deve essere colto e sfruttato con adeguate misure. Il rapporto dimostra che ci stiamo sempre più allontanando dalla rotta che permetterebbe di contenere le emissioni di gas serra al livello di concentrazione necessario a mantenere l’aumento della temperatura media globale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali. E gli effetti sul clima sono già evidenti. Politiche tempestive a favore dell’efficienza energetica, come quelle che l’Unione Europea sta applicando nell’ambito dell’iniziativa “Recource Efficiency Europe” con lo scopo di promuovere una crescita sostenibile, sono politiche vincenti su tre fronti: quello della mitigazione dei cambiamenti climatici, quello economico e quello della sicurezza energetica.

Allo stesso modo politiche che aiutino una transizione verso le energie rinnovabili aiuteranno non solo una crescita più sostenibile, ma anche una forte riduzione della povertà energetica nel mondo, e quindi una crescita più equilibrata. E’ evidente che la domanda di energia crescerà e non potrà che crescere, mitigata solo dagli incrementi di efficienza energetica di cui sopra. E’ anche evidente che crescerà soprattutto nei paesi di nuova industrializzazione e in via di sviluppo. Ne consegue la necessità di aiutare questi paesi ad utilizzare tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico e meno basate sulle risorse fossili. Senza dimenticare che anche questa e’ una opportunità di crescita per i paesi Europei, Italia in primis.

Maggiori informazioni

  • ICCG, International Climate Policy  &  Carbon Markets, N° 23 (novembre 2012): http://www.iccgov.org/FilePagineStatiche/Files/Publications/icp/ICCG_International_Climate_Policy_2012-23.pdf
  • International Energy Agency, “World Energy Outlook 2012” (12 novembre, 2012): www.worldenergyoutlook.org
  • World Resources Institute, Global Coal Risk Assessments: Data Analysis and Market Research, working paper (novembre 2012): http://pdf.wri.org/global_coal_risk_assessment.pdf
  • UNEP, “Emissions Gap Report 2012” (novembre 2012): http://www.unep.org/pdf/2012gapreport.pdf
  • “L’improbabile obiettivo dei 2°”, post su questo blog: http://www.carlocarraro.org/argomenti/politiche-climatiche/limprobabile-obiettivo-dei-2c/

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