CMCC
TRASFORMAZIONI
il blog di CARLO CARRARO
  • Home
  • Carlo Carraro
    • Uno sguardo al futuro
    • Curriculum Vitae
    • Pubblicazioni
    • Lezioni ed Interviste
  • Sezioni
    • Eventi
    • Notizie
    • Ricerca
  • Contatti

  • Formazione
  • Lavoro
  • Tecnologie
  • Cambiamento climatico
  • Sviluppo
  • Politiche
Home » Argomenti » Cambiamento climatico » Comunicare meglio la ricerca sul cambiamento climatico

Articolo stampato dal sito https://carlocarraro.org
Comunicare meglio la ricerca sul cambiamento climatico

Tags: AR5, cambiamenti climatici, comunicazione, divulgazione, IPCC, politiche climatiche  |   Data: 7 Maggio 2015  | Commento

ipcc - color

La ricerca scientifica sul clima fatica a trovare spazio sui media destinati al grande pubblico. Più in generale, lo sforzo di migliaia di ricercatori che ha evidenziato in modo chiaro quando sia urgente avviare un piano di controllo dei cambiamenti climatici non riesce a tradursi in un continuo ed efficace impatto sulle decisioni di individui e decisori pubblici. Eppure la ricerca scientifica non esaurirebbe in modo completo il suo scopo se non riuscisse far condividere i suoi risultati dal grande pubblico e a far entrare la sfida dei cambiamenti climatici nell’agenda politica a vari livelli. Le evidenze che emergono dalla ricerca scientifica ed economica devono raggiungere con i giusti mezzi e linguaggi appropriati i policymakers da un lato, responsabili delle scelte di oggi che impatteranno sul nostro clima di domani, e la società civile dall’altro: il consenso dei cittadini, ingrediente cruciale nelle fondamenta delle decisioni dei governi, è un presupposto indispensabile per la realizzazione di politiche di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici.

La ricerca va quindi “tradotta” e divulgata in modo appropriato. L’IPCC, con i suoi periodici rapporti, valuta la produzione scientifica esistente a livello globale sul tema dei cambiamenti climatici, ne dà una sintesi da proporre all’approvazione dei governi, e si fa carico anche del compito di divulgare  la scienza e l’economia del cambiamento climatico.

 

Essendo trascorso ormai qualche mese dal completamento del Quinto Rapporto di Valutazione  (AR5) dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), conclusosi con la pubblicazione del Synthesis Report a novembre 2014, è probabilmente il momento di chiederci se l’IPCC, attraverso un concreto potenziamento della sua attività di comunicazione, sia riuscito a far meglio che nelle precedenti occasioni in termini di impatto su decisori e grande pubblico.

Nel memorandum preparato con Robert Stavins e Charles Kolstad sulla base degli esiti del  workshop di fine febbraio 2015, nel quale abbiamo esaminato i processi di valutazione e disseminazione della ricerca dell’IPCC, emergevano due punti deboli nella divulgazione degli ultimi rapporti:

  1. i Summary for Policy Makers risultano essere complessi per un pubblico non esperto
  2. l’impatto dei tre volumi del rapporto (quattro, se consideriamo anche il Synthesis Report) ha sofferto della mancata sincronizzazione della loro pubblicazione.

 

Vale la pena ricordare che ognuno dei quattro volumi del Rapporto di Valutazione è corredato da un riassunto (Summary for Policy Makers – SPM), pensato per riassumere i punti chiave del rapporto ed essere poi approvato dai decisori politici.  Nessun ministro direttore di una agenzia governativa leggerà mai integralmente uno dei volumi IPCC: da qui l’utilità del SPM e della sua approvazione da parte dell’assemblea dell’IPCC, approvazione che fa dell’SPM un documento politico più che scientifico. Tuttavia, lo stesso SPM risulta spesso essere troppo lungo (una trentina di pagine) e non sufficientemente sintetizzato e semplificato per un pubblico (i) non esperto, (ii) sovraccarico di informazioni e (iii) con poco tempo a disposizione.

Dall’analisi di Richard Black, pubblicata di recente su Nature Climate Change nell’articolo “No more summaries for wonks”, il lavoro di divulgazione verso il mondo della policy svolto dal primo gruppo di lavoro (WG1) risulta essere il più virtuoso.  I box colorati (un esempio in figura) evidenziano i messaggi chiave e consentono ad un lettore frettoloso di cogliere i risultati principali solo scorrendo il testo e soffermandosi dove l’occhio richiama la sua attenzione. Questa struttura è stato poi dimenticata nel secondo e terzo volume, mentre viene ripresa nel SPM del Synthesis Report. Una maggiore omogeneità tra i tre volumi avrebbe dato più efficacia al rapporto.

 

IPCC-WG1

I box colorati del volume WG1 dell’Ar5 IPCC evidenziano i messaggi chiave in box colorati

 

The Physical Science Basis, il primo volume, è stato inoltre l’unico ad essere corredato dal documento “Headline Statements from the Summary for Policymakers”, due pagine che sottolineano in modo chiaro e conciso le conclusioni del SPM approvato. Eppure è questo il tipo di documento che, sulla scrivania di qualsiasi decisore, potrebbe attrarre attenzione e guadagnare qualche minuto di lettura.

E’ difficile sintetizzare tutta la conoscenza sul clima in poche frasi facilmente comprensibili, ma è importante che sia l’IPCC stesso a fare questo sforzo di sintesi e semplificazione: se non lo fa l’IPCC, infatti, saranno altri a farlo. Delegazioni, istituzioni, ONG, think tanks, giornalisti realizzano diverse versioni degli stessi contenuti, alcune più accurate, altre meno, Se l’IPCC perde l’opportunità di controllare la catena di comunicazione dei suoi contenuti fin dal primo anello, rischia che alcune parti possano essere fraintese.

Inoltre, la sintesi con i messaggi chiave può essere divulgata in modi diversi dal semplice testo stampato. Attraverso dei video, delle infografiche, dei set di slides da utilizzare nelle presentazioni, l’uso estensivo di tutti i social media. Si tratta di un lavoro nuovo per l’IPCC che è stato fatto essenzialmente per il primo volume. Forse perché i successivi due volumi non sono stati capaci di enucleare con altrettanta chiarezza dei messaggi da trasferire a decisori politici e grande pubblico.

 

Guardiamo ora ai media, mezzo privilegiato per raggiungere l’ampio pubblico. La semplificazione dei contenuti non è l’unico presupposto indispensabile perché il contenuto sia notiziabile. Anche il tempismo è fondamentale nella comunicazione, e di mancanza di tempismo gli ultimi rapporti IPCC  hanno probabilmente sofferto. Spalmate lungo un arco temporale di più di un anno, le pubblicazioni dei diversi volumi dell’AR5 si sono distribuite tra settembre 2013 (WG1) e novembre 2014 (Synthesis Report). Il WG3, il volume focalizzato sulle politiche climatiche e sui loro costi, ha ricevuto molta meno attenzione da parte dei media rispetto ai primi due volumi, segno di un declino di interesse a causa di una notizia “già giocata”.

Il WG1 è risultato essere il volume più citato nella stampa inglese e americana[1] per una combinazione di tempismo e di qualità nella divulgazione, mentre il WG3 è stato penalizzato, nonostante il potenziale notiziabile, nei contenuti, non mancasse. Quello che scarseggia nell’ultimo volume perché sia appetibile ai media, rivela lo studio Dominant frames in legacy and social media coverage of the IPCC Fifth Assessment Report, sono gli elementi per costruire una narrazione avvincente: immagini, video, grafici, azioni di vita quotidiana sono elementi fondamentali per i media, che hanno trovato difficile costruire notizie fruibili intorno alle tematiche più astratte relative alle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici.

 

Parlando di comunicazione parliamo certo di stampa, TV, radio. Ma dal 2007, anno di pubblicazione del precedente Rapporto di Valutazione IPCC, il mondo della comunicazione è stato rivoluzionato dall’esplosione dei social network, che oggi hanno un immenso potere divulgativo, spesso trascurato dal mondo della scienza. Con Facebook, Twitter, Youtube, Fickr, blogs, la comunicazione è bidirezionale: a domanda ci si aspetta risposta in tempo reale o quasi. In concomitanza con la pubblicazione di ciascun volume dell’AR5 si sono registrati picchi di attività in Twitter per gli hashtag #climatechange, #globalwarming, #IPCC, #AR5. Si tratta di una grande sfida in termini di trasparenza e accountability, ma soprattutto di una grande opportunità che consente di raggiungere senza intermediari il destinatario finale. L’IPCC ha colto la sfida impostando nel 2012 la sua strategia di comunicazione in modo innovativo. Molti sforzi sono già stati fatti, con buoni risultati per diversi aspetti: i video riassuntivi dei tre volumi (visionabili a questi link: WG1, WG2, WG3) sono chiari e coinvolgenti. Tuttavia, anche in questo caso si vedono i risultati del non ottimale tempismo e della poca chiarezza del messaggio nel crollo di visualizzazioni per video (il WG1 è stato visualizzato ad oggi 111.100 volte, il WG2 58.000, il WG3 solo 33.600).

 

Su diversi aspetti della strategia di comunicazione IPCC c’è ampio spazio di miglioramento: oltre a rivedere la struttura dei SPM in funzione dell’interlocutore (sacrificare le parti che non contengono messaggi chiave, anche se questo significa rinunciare a citare contenuti da alcuni capitoli del volume, come fatto nelle due pagine di Headline Statements) e ripensare le tempistiche di pubblicazione delle diverse parti del rapporto, un più profondo coinvolgimento dell’IPCC nel rapporto diretto con società e policy makers sarebbe auspicabile in un mondo 2.0. Qualche spunto arriva da Leo Hickman di Carbon Brief [2] : social media training, sessioni interattive periodiche con gli esperti attraverso piattaforme come Google Hangout e l’impostazione di un servizio domande-risposte ufficiale in tempo reale. Tutto ciò, non solo in occasione della pubblicazione dei rapporti, ma durante l’intero ciclo di produzione. Lo sforzo richiesto sarebbe di proporzioni davvero importanti, ma immaginando un IPCC così è facile immaginare anche l’impatto che contenuti così rilevanti per l’uomo, l’economia, la società potrebbero avere sulle decisioni di tutti noi.

 

Approfondimenti:

[1] Saffron O’Neill, Hywel T. P. Williams, Tim Kurz, Bouke Wiersma and Maxwell Boyko, Dominant frames in legacy and social media coverage of the IPCC Fifth Assessment Report, Nature Climate Change,vol.5 (apr. 2015)

[2] Leo Hickman, The IPCC in an age of social media, Nature Climate Change,vol.5 (apr. 2015)

[3] Richard Black, No more summaries for wonks, Nature Climate Change ,vol.5 (apr. 2015)

[4] James Painter, Climate change in the media. Reporting risk and uncertainty (2013)

[5] James Painter, Disaster adverted? Television coverage of the 2013/4 IPCC climate change reports (2014).

Condividi

  • google plus

Una replica a “Comunicare meglio la ricerca sul cambiamento climatico”

  1. vmarletto ha detto:
    14 Maggio 2015 alle 14:34

    Credo sia molto importante anche tradurre subito in lingue diverse dall’inglese i messaggi principali dei rapporti, in questo modo le sintesi potrebbero essere trasmesse facilmente a politici e funzionari che non leggono l’inglese (penso all’Italia ovviamente) e alle scuole (non dimentichiamo che sono gli studenti di oggi quelli che dovranno partecipare più intensamente agli sforzi di mitigazione, e anche subire maggiormente gli impatti del nuovo clima) senza l’intermediazione spesso deformante dei media.

    Accedi per rispondere

Lascia un commento Annulla risposta

Devi essere connesso per inviare un commento.

  • Uno sguardo al futuro
    Uno sguardo al futuro

    Questo blog intende essere uno sguardo al futuro. Ad un futuro che sta prendendo forma, ad un futuro che ci incuriosisce e ci sorprende, guidato dalle grandi sfide globali del nostro tempo.

    Continua a Leggere →

  • Nella stessa Categoria

    • La Decarbonizzazione dei Trasporti
      In Italia, il settore dei trasporti è direttamente responsabile del 25,2% delle...
    • Ora conviene, non ci sono più giustificazioni
      Riproduciamo in forma integrale l'intervista rilasciata a Luca Fraioli di Repubblica...
    • Pubblicato il Rapporto dell'IPCC sulla riduzione delle...
      Lunedi 4 aprile 2022, l'IPCC ha pubblicato il terzo volume del Sesto Rapporto di Valutazione....
    • La transizione ecologica. Dai trasporti agli investimenti...
      Ripubblico nel Blog una interessante intervista realizzata per la nuova rivista di eAmbiente,...
  • Archivi

  • Blogroll

    • An economic view of the environment
    • Climalteranti
    • Climate Strategies
    • Foresight
    • Green – New York Times
    • Il Kyoto fisso
    • TEC – Terra e Clima
    • The conscience of a Liberal



 
  • Articoli Recenti

    • La Decarbonizzazione dei Trasporti
      In Italia, il settore dei trasporti è direttamente responsabile del 25,2% delle...
    • Ora conviene, non ci sono più giustificazioni
      Riproduciamo in forma integrale l'intervista rilasciata a Luca Fraioli di Repubblica...
    • Pubblicato il Rapporto dell'IPCC sulla riduzione delle...
      Lunedi 4 aprile 2022, l'IPCC ha pubblicato il terzo volume del Sesto Rapporto di Valutazione....
  • Contatti





    Do il consenso
    (Sono consapevole che in assenza del mio consenso non potrò ricevere la notifica dei nuovi post.)

    Scrivi nel campo il risultato di:
    3 + 5 =


  • Segui il Blog


    Iscriviti al Blog

    Inserisci il tuo indirizzo di posta elettronica:



 
Copyright © 2023 Carlo Carraro | Credits | Note Legali | Mappa Del Sito
We use cookies on our website to give you the most relevant experience by remembering your preferences and repeat visits. By clicking “Accept All”, you consent to the use of ALL the cookies. However, you may visit "Cookie Settings" to provide a controlled consent.
Preferenze cookieAccept All
Gestisci cookie

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-advertisement1 yearSet by the GDPR Cookie Consent plugin, this cookie is used to record the user consent for the cookies in the "Advertisement" category .
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
CookieLawInfoConsent1 yearRecords the default button state of the corresponding category & the status of CCPA. It works only in coordination with the primary cookie.
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
CookieDurataDescrizione
__utma2 yearsThis cookie is set by Google Analytics and is used to distinguish users and sessions. The cookie is created when the JavaScript library executes and there are no existing __utma cookies. The cookie is updated every time data is sent to Google Analytics.
__utmb30 minutesGoogle Analytics sets this cookie, to determine new sessions/visits. __utmb cookie is created when the JavaScript library executes and there are no existing __utma cookies. It is updated every time data is sent to Google Analytics.
__utmcsessionThe cookie is set by Google Analytics and is deleted when the user closes the browser. It is used to enable interoperability with urchin.js, which is an older version of Google Analytics and is used in conjunction with the __utmb cookie to determine new sessions/visits.
__utmt10 minutesGoogle Analytics sets this cookie to inhibit request rate.
__utmz6 monthsGoogle Analytics sets this cookie to store the traffic source or campaign by which the visitor reached the site.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
CookieDurataDescrizione
CONSENT2 yearsYouTube sets this cookie via embedded youtube-videos and registers anonymous statistical data.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
CookieDurataDescrizione
VISITOR_INFO1_LIVE5 months 27 daysA cookie set by YouTube to measure bandwidth that determines whether the user gets the new or old player interface.
YSCsessionYSC cookie is set by Youtube and is used to track the views of embedded videos on Youtube pages.
yt-remote-connected-devicesneverYouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
yt-remote-device-idneverYouTube sets this cookie to store the video preferences of the user using embedded YouTube video.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo